La Svizzera ha aderito alla Convenzione del 1954 e alla maggior parte degli strumenti pertinenti in materia di diritti umani, ma non ha sottoscritto altri trattati fondamentali sull'apolidia. Sebbene sia in vigore una procedura amministrativa per determinare l'apolidia, questa non è stata sancita per legge e non è conforme alle buone prassi. La protezione concessa dalla procedura è spesso limitata a un permesso di soggiorno di un anno rinnovabile e la definizione di apolide attualmente applicata non è in linea con la Convenzione del 1954. Tuttavia, è obbligatorio prendere in considerazione le richieste di accertamento di apolidia, le decisioni possono essere impugnate e i richiedenti hanno a disposizione un sostegno minimo di base. Nel 2017, il governo svizzero ha accettato una raccomandazione formulata attraverso lo Universal Periodic Review per formalizzare e garantire che la procedura sia equa e accessibile e ha accettato di adeguare la definizione di apolide alla Convenzione. Finora queste modifiche non sono state attuate.
Esistono garanzie procedurali per coloro che vengono trattenuti in base ai provvedimenti sull'immigrazione ed esistono alternative alla detenzione, sia nella legge che nella prassi, ma alcuni apolidi non identificati come tali possono incorrere nel rischio di una detenzione arbitraria. La legge svizzera sulla cittadinanza non prevede una tutela completa per i bambini altrimenti apolidi nati sul territorio, ma esistono percorsi di naturalizzazione per i bambini che altrimenti sarebbero apolidi e disposizioni per prevenire l'apolidia nel caso di orfani, bambini adottati e bambini nati da cittadini svizzeri all'estero. La registrazione delle nascite dovrebbe essere possibile anche se i genitori sono privi di documenti e ai funzionari dell'anagrafe è vietato condividere le informazioni con le autorità per l'immigrazione. Le disposizioni sulla privazione della cittadinanza sono stabilite dalla legge ed esiste una salvaguardia per evitare l'apolidia nella maggior parte dei casi, ma non in tutti.
La versione originale di questo profilo nazionale è quella inglese. Nel caso sussistano delle discrepanze con le altre versioni tradotte, si prega di fare riferimento alla versione inglese, e di darle la precedenza.
Lucia Della Torre (Swiss Refugee Council), Barbara von Rütte, Jyothi Kanics
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